Goloso e irresistibile, il dulce de leche (letteralmente “dolce di latte”) è una crema spalmabile a base di latte, simbolo della tradizione dolciaria del Sud America e amatissima in tutto il mondo, dall’Europa agli Stati Uniti.
Con il suo gusto dolce e avvolgente, ma mai stucchevole, si presta a moltissime interpretazioni in cucina: da semplice crema spalmabile su pane e biscotti, a farcitura per torte o topping per gelati, fino ad arricchire caffè e yogurt con una nota cremosa e caramellata. L’abbinamento più classico? Con i churros, i celebri cilindri di pastella fritta e zuccherata da intingere in questa delizia.
La sua preparazione, paragonabile a quella della confettura, richiede una lenta cottura di latte e zucchero, che si fondono fino a raggiungere una consistenza vellutata e un colore ambrato irresistibile, simile al caramello mou.
Grazie alla sua semplicità, il dulce de leche è un dolce casalingo che arricchisce le tavole sudamericane e conquista chiunque abbia la fortuna di assaggiarlo.
I segreti del dolce di latte
Come molti piatti della tradizione, anche il dulce de leche sembra essere nato da un colpo di fortuna. La leggenda ci porta nell’Argentina del XIX secolo, dove una domestica, al servizio di un noto politico, stava preparando la *lechada*, una bevanda calda a base di latte e zucchero.
Impegnata in cucina, fu interrotta da un ospite inatteso e, dopo essersi allontanata per rispondere alla porta, dimenticò la preparazione sul fuoco. Al suo ritorno, trovò una densa crema color caramello al posto della bevanda: era nato, quasi per caso, il primo dulce de leche.
Da quel momento, questa deliziosa crema è diventata un elemento irrinunciabile nella cultura gastronomica del Sud America. In ogni famiglia argentina – e non solo – si tramanda la ricetta del dulce de leche, che si ottiene portando a ebollizione latte e zucchero insieme a un baccello di vaniglia. Dopo un minimo di mezz’ora, e fino a due ore di lenta cottura, il latte si trasforma in una dolce crema ambrata.
Sebbene la base sia simile ovunque, esistono alcune varianti regionali, in cui si sperimenta con aromi come la cannella o il cacao.
Il dulce de leche argentino si distingue, inoltre, in tre versioni principali: il criollo, o creolo, soffice e vellutato, ideale da spalmare; il pastelero, più denso e compatto, usato soprattutto in pasticceria; e infine il ligero, leggero e meno zuccherato, una scelta per chi preferisce un dolce più delicato.
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